giovedì 19 luglio 2007

La questione VILLA IRMA

Da lunedi pomeriggio 16 luglio 2007, 6 pazienti sono presenti nell'ex Villa Irma. Al momento la struttura non ha ricevuto ancora l'autorizzazione a operare in quanto si è in attesa del giudizio del TAR che al momento ha respinto la richiesta di sospensiva richiesta da Amaltea, società che gestisce da oltre 4 anni (in modo illegale) la Residenza Psichiatrica di Cervia.

Come si sta comportando l'Amministrazione Comunale?
Appena avuta la notizia si sono attivitate tutte le procedure affinchè si rispetti la legalità. Amaltea ha presentato comunicazione al Comune di Riolo Terme per l'inizio di attività di 3 case famiglia (la Legge Regionale dà questa opportunità). Il punto e':
- la struttura non sembra avere le caratteristiche per poter adibire 3 case famiglia (che devono essere nuclei diversi, non nello stesso nucleo)
- nella casa famiglia possono stare solo pazienti che sono alla fine del loro ciclo di cura
Questo va verificato dall'AUSL alla quale abbiamo chiesto un'ispezione che speriamo si effettui nel piu' breve tempo possibile.

In ogni caso sulla questione al momento:
* occorre far rispettare la legge
* occorre aspettare il giudizio del TAR
* l'Amministrazione Comunale non può far altro che aspettare il giudizio dell'AUSL e il giudizio del TAR Emilia Romagna.

Nel merito della questione, credo che sia ancora valido l'ordine del giorno/documento che e' stato votato da TUTTO il Consiglio Comunale della precedente Amministrazione che riporto qui di seguito:
"Il Consiglio Comunale di Riolo Terme riunito il 29 settembre 2006, in merito all'utilizzo della struttura Villa Irma ed alle preoccupazioni manifestate dai cittadini riolesi ritiene utile giungere alla presentazione del presente documento. Villa Irma è una struttura che da diversi anni ha una autorizzazione ed una precisa destinazione d'uso nel piano regolatore comunale, con finalità socio assistenziali autorizzata dall'AUSL. A seguito delle scelte effettuate dalla precedente proprietà l'immobile è stato venduto alla Società Amaltea che ha acquistato l'edificio consapevole della precisa destinazione d'uso al quale era vincolato.
L'Amministrazione Comunale non può intervenire in un rapporto tra privati e si è trovata a dover prendere atto della procedura amministrativa, portata avanti dalla nuova proprietà, nel rispetto delle normative vigenti, per ottenere l'autorizzazione all'apertura di una struttura per il reinserimento sociale di malati psichiatrici.
Nel riscontrare che l'apertura a Riolo di una struttura con queste caratteristiche desti preoccupazione da parte della popolazione sia in merito al timore per la minaccia alla serenità e sicurezza che per l'impianto negativo che potrebbe avere in termini di sviluppo turistico e consapevoli di queste preoccupazioni, condivise fin da subito, riteniamo che alle pur legittime aspettative della nuova proprietà, vada contrapposto un nostro giudizio negativo sull'apertura di questa ulteriore struttura nel centro abitato del nostro Comune.
Nella consapevolezza di dover rispettare le normative e le leggi vigenti, ci impegnamo a continuare ad adoperarci per condurre tutte le verifiche tecniche necessarie di concerto con gli organi preposti al rilascio dei poteri.
Chiediamo di trovare, in accordo con la proprietà, una soluzione che sia compatibile con l'area che dia garanzia di un ritorno dell'investimento suggerendo in tal senso un cambio di destinazione d'uso. Impegnamo gli organi esecutivi del Comune ad adoperarsi presso l'Amministrazione Comunale di Cervia, la Provincia e la Regione Emilia Romagna a consentire la permanenza dei degenti presso l'attuale struttura in attesa di uina diversa soluzione, che si ritiene vada trovata in un'altra realtà dove sia diverso l'impatto sociale, dove siano garantite tutte le condizioni di sucurezza e un inserimento sociale che tuteli i pazienti della struttura.
Sottolineiamo come la tranquillità e la sicurezza dei riolesi è da sempre un obiettivo perseguito dall'Amministrazione Comunale e che la stessa non indende delegare il ruolo a nessuno facendosi garante del mantenomento del livello di qualità della vita che contraddistingue una realtà come Riolo.
Con questo ordine del giorno impegnamo la giunta a relazione ai gruppi consigliari in merido allo sviluppo della situazione con cadenze precise, comunque non oltre 20 giorni.

APPROVATO ALL'UNANIMITA'.


Credo che noi dobbiamo continuare sull'onda di questo ODG. Al momento pero' bisogna rispettare la legalità e seguire le leggi vigenti.

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